Ultima fatica ma preziosa con gli amici della Fiab di Trento in 30, allegri e molto uniti , con cui abbiamo avuto la fortuna di organizzargli due giorni in terra lombarda ed in particolare nella bergamasca e ci siamo lasciati con un po’ di nostalgia , ma con la promessa di continuare questo percorso con loro nel prossimo futuro ,contentissimi del lavoro ed accoglienza di Aribi nel nostro territorio .
- Sabato 12 , noi aribini , siamo andati a Garlate a riceverli ed insieme abbiamo percorso la ciclabile lungo l’Adda fino a Trezzo ,vero che quel tratto lo conosciamo bene noi bergamaschi , lo abbiamo percorso diverse volte , ma la spettacolarita’ delle sue acque molto alte quel giorno erano di grande fascino ed i nostri amici trentini che lo percorrevano per la prima volta ,ne sono rimasti entusiasti e contenti per la loro scelta . A Trezzo pranzo al sacco in riva all’Adda per poi addentrarci nel castello visconteo per la visita guidata programmata di cui le foto che vi allego non hanno bisogno di commento .Usciti dal castello dopo ore 13,30 , sempre con guida , abbiamo percorso il periplo del promontorio della centrale Enel Taccani con la sua storia .Siamo rientrati a Bergamo alla sera , dove ci attendeva la nostra Presidente Claudia con un gruppo di aribini , al ristorante da Giuliana in via Brosetta, concludendo la serata in allegria con ottima cena .
- Domenica 13 li ho aspettati al Villagio Crespi , sempre da loro voluto e programmato ,accompagnandoli con guida alla visita ed alla storia dell’archeologia industriale patrimonio dell’Unesco. Purtroppo verso la fine ci ha colto la pioggia , pertanto la ciclabile dei navigli in programma sara’ da pensare farla in altro tempo .Li ho accompagnati in un ristorante alla Rasica di Osio Sotto , un tempo specializzato in menu’ di rane e lumache, per un pranzo uguale nel prezzo e simile come menu’ alla cena della sera prima ,al riparo della pioggia torrenziale che imperversava , dove ci siamo lasciati , ognuno poi per la sua strada ,con la promessa di rivederci in altre avventure .
Paolo Rossati