Val di Fex 2100

Ecco un nuovo itinerario sempre proposto da Ugo Valsecchi

(dalla Mal-pensata al Mal-oja)

Percorso fatto il 19 Luglio 2014 era stato proposto in ARIBI ma con salita al Passo Bernina.

Questo è stato l’unico giorno caldo della stagione

Chiavenna 0; Maloja 32;Sils 39; Alp Muot Selvas 45; Chiavenna 90.

Dopo il Maloja, costeggiando il Silsersee mi venne il dubbio se salire al Passo Bernina o fare la Val di Fex, scelsi la Val di Fex perché più avanti nella stagione avrei trovato meno neve.

Questi posti, oltre essere belli, sono anche interessanti perché (come riportato da testi di geografia) mostrano la trasformazione delle Alpi causata dai ghiacciai, la formazione di lembi di terra e l’insediamento dell’uomo (turismo a parte) per lo sfruttamento (pascolo) delle risorse.

Da parte mia, dopo aver superato a piedi Alp Muot Selvas, mi ricordavo come è fatto il ghiacciaio (da ragazzo avevo fatto il corso di roccia e ghiaccio e un poco anche praticato), immaginavo le varie crepaccie, gli invasi, gli imbuti, la discesa a balze. Ora il ghiaccio non c’era più, ma, il gigante non è del tutto finito: camminando, sprofondavano i piedi anche dove vedevo vegetazione asciutta, posta in posizione elevatasopra i ruscelli. Mi spiego pensando che il ghiaccio c’è ancora, sotto pochi centimetri e non lascia drenare.

Come gita Aribi, se non dotati di buona gamba, si può usare il treno Trenord fino a Tirano quindi il

Berninaexpress fino alla stazione di Bernina Ospizio, scendere infine a Chiavenna con la bici e poi Trenord.

Salendo al Maloja sono stato superato in tempi successivi da due pullman stranieri con capaci rimorchi per biciclette.

La piana della alta Engadina è ricca di piste da fondo in inverno che diventano ciclabili in estate. E la Val di Fex essendo interdetta al traffico è per mè tra i tipi di „ciclopedonale“ che preferisco.